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Trento, 10 giugno 2010
AMBIENTE: «Comune, basta sprechi di energia»
Attivata la delega alla Coppola: meno consumi, fotovoltaico, illuminazione pubblica da ridurre
da l’Adige di giovedì 10 giugno 2010

Ridurre i consumi di energia negli edifici pubblici, implementare nuove forme di combustibile non inquinanti, trovare accorgimenti che evitino sprechi, individuare all’interno del Comune la figura dell’energy manager. Ci sarebbe da lavorare per più di una legislatura su programmi come questi. Lucia Coppola, consigliera delegata dal sindaco Andreatta ad occuparsi di questi temi, invece avrà un anno in meno degli assessori.

Già, perché soltanto in queste settimane - e dunque con un anno di ritardo rispetto alla nomina della giunta - Coppola è riuscita ad avviare il percorso. L’altra sera ha presentato il suo programma, che per modestia preferisce chiamare «appunti di lavoro», ai colleghi di maggioranza, poi toccherà alla commissione ambiente.

Consigliera Coppola, da settembre potrà finalmente agire di concreto. Qual è il primo punto nella sua agenda?
Realizzare un elenco degli edifici comunali rilevando le tipologie degli impianti di condizionamento, riscaldamento e illuminazione. Questo per capire come ottimizzare le strutture. Dalle statistiche risulta infatti che metà del consumo di energia al mondo è dovuto al riscaldamento e al rinfrescamento degli edifici. Se noi riuscissimo a evitare gli sprechi e a ridurre i consumi avremmo già fatto un bel passo avanti.

Ha qualche idea su come limitare i consumi di energia?
Attualmente il Comune prevede l’installazione dei pannelli fotovoltaici sui propri edifici di nuova costruzione. Penso che si potrebbe pensare di farlo anche sugli stabili esistenti. Per quanto riguarda l’illuminazione pubblica si potrebbe pensare all’applicazione di sensori nelle vie meno frequentate in modo che la luce si accenda soltanto quando passa qualcuno. Io abito a Gazzadina e quando guardo Trento dall’alto mi sembra Los Angeles: c’è uno spreco di energia pazzesco.

Nel suo programma c’è una parte che riguarda anche il recupero dell’acqua.
Sembra un paradosso, ma anche in Trentino è una risorsa importante. Certo. Io propongo che, attraverso aree verdi per l’infiltrazione, il contenimento di superfici impermeabilizzate e sigillate, l’acqua piovana venga gestita più efficientemente, anche incentivando la diffusione di vasche interrate. L’acqua raccolta, oltre che evitare frane e inondazioni, potrebbe essere utilizzata per l’irrigazione e l’innaffio, e come sistema per smaltire le fognature, limitando lo spreco di nuove fonti. Anche i tetti verdi sono importanti per ridurre il deflusso e migliorare la situazione microclimatica e il benessere ambientale.

Lei propone anche l’introduzione di un energy manager comunale. Di che si tratta?
In realtà, da poco ho scoperto che a Trento già c’è. Al di là del fatto che sarebbe stato opportuno saperlo prima, secondo me questa figura dovrebbe coordinare le iniziative esistenti e progettarne di nuove, coltivando rapporti con la facoltà di ingegneria e gli ordini professionali. È indispensabile per me essere affiancata da un funzionario che, nello specifico, diventi un mio riferimento, si confronti con me su queste ed altre proposte, mi metta in relazione con coloro che all’interno dell’amministrazione svolgono incarichi che sono in relazione con il tema delle energie rinnovabili. Io non sono un tecnico e non pretendo di diventarlo. il mio ruolo, prettamente politico, a fianco del sindaco e della giunta, può contribuire a far sì che questo Comune approfondisca ulteriormente la questione e energetica e faccia proprie pratiche sempre più sostenibili. E questo è lo scopo della mia delega.

Vista l’importanza del tema perché, secondo lei, il sindaco non ha affidato la materia direttamente ad un assessore che, a differenza sua, ha molto più potere decisionale?
Anche secondo me questa era la strada. Certo, il carico di lavoro che ha l’assessore all’ambiente è veramente impressionante. Per questo so che c’è tanto da fare. Io potrò fare soltanto proposte: saranno poi il sindaco e la giunta a vagliarle e a concretizzarle.

 

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